le lacrime che non ho versato

Si sono rotti gli argini ;l’ acqua,come un toro alla vista del sangue,fluisce impazzita da ogni parte.E’ distruzione tra la calma natura.Alberi abbattuti, fiumi di fango.Un mare in terra non adatto agli uomini,non adatto a me.Poveri alberi,miei pilastri;poveri fiori,miei sentimenti.L’acqua,vita, adesso morte:piango dinnanzi alle immagini,fotografate nella mia mente,immote,morte.Questa catastrofe e’ opera mia:sono le lacrime che vorrei versare e che il dolore ha chiuso e nascosto da qualche parte.E’ piu’ acuto cosi’…il dolore,senza sfogo.E’ il sangue che circola nella vene,sono le ossa del mio corpo,i miei muscoli,i miei pensieri.Ogni parte di me si chiama dolore.Quando mi ricomporro’?