“ri”adattamento

Processo indispensabile per la sopravvivenza nell’ attuale societa’ ,a detta di molti “societa civile”.Non ho ancora ben compreso quali siano gli elementi che la connotino come tale;soltanto un occhio distratto e sueperficiale puo’ definirla tale.Basta osservare gli atteggiamenti,i comportamenti che sovente accadono sotto altri occhi distratti e indifferenti per rendersi conto che in realta’stiamo vivendo in un’epoca storica caratterizzata da un forte “degrado morale”.Etica non strettamente filiosofica,ma in senso piu’ esteso;quella che riguarda il comportamento quotidiano di ogni individuo nei confronti di altri soggetti,nei confronti dell’ambiente e degli animali che convivono in esso.Alla base di ogni convivenza o rapporto sociale vi e’il rispetto.Esso sancisce legami,pone limiti oltre i quali si sfocierebbe nel puro egoismo e nel piu’ totale disinteresse .Penso che cio’ sia gia’ avvenuto.Molti studiosi parlavano di “adattamento” all’ ambiente ,intendendo con questa espressione la capacita’ che ognuno ha di adeguarsi alle condizioni piu’ o meno avverse dell’ habitat in cui si insediera’.Oggi potremmo parlare invece di “ri”adattamento;oltre ad adattarci ,come immancabile difesa,dobbiamo riadattarci ad un mondo sempre piu’ incomprensibile,in continuo mutamento ,dai codici sempre piu’ vasti ,dai principi e valori sempre piu’ sfumati.Mi fa incazzare l’ indifferenza della gente di fronte alle situazioni piu’ drammatiche:l’ abbandono degli animali ,soprattutto nel periodo estivo.Nessuno si rende conto di quanto gli animali soffrano di questo distacco ed e’ molto difficile spiegare loro che certi “padroni”e’ meglioperderli che trovarli!Il mio Neretto ha vissuto questa esperienza.Si stava lasciando morire,rifiutava acqua e cibo .In quel periodo deve aver subito diversi traumi.I negozianti non volevano che sostasse davanti ai loro negozi,per cui lo cacciavano con ogni mezzo.Quando passano le ambulanze piange in maniera straziante.Ancora non sono riuscita a farmi raccontare la sua storia,ma molte delle cose che so me le ha comunicate con i suoi bellissimi occhioni.Quanti millenni ci vorranno ancora perche’ si giunga a comprendere il senso effettivo del “rispetto”?

“ri”adattamentoultima modifica: 2004-07-22T23:39:36+02:00da emmabovary2003@v
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2 pensieri su ““ri”adattamento

  1. Il mio “Orsetto” non ha provato mai l’abbandono e non lo proverà mai, finché sarò vivo io. Mi faccio mezza vacanza solo per rimanere con lui, pernon stare lontano per più di una settimana. sono 8 anni ormai, e lui non lo sa. E perché lo deve sapere. Lui esiste. Questo basta.

  2. Io ho passato abbondantemente i 30 e vinco alcune battaglie ma non tutte. Ti abbraccio. Un bacio da un “collega” di (dis)avventura

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