Bianco

Di bianco vestita siedo all' ombra di un faggio .Tra le mani un libro aperto i cui righi non scorgo.Pagine bianche anch'esse.Intorno ciclamini,violette ,margherite…l'odore e'fuggito via dai corpi esili in cui dmorava e di bianco si tinge ogni alito di verdeggiante esistenza:campi,sole ,cielo.Un bianco candido che sembra immobilita' ,pace dei sensi,come se la stasi fosse il termine del travaglio del vivere affannoso.Sara' l' ingresso di un paradiso,pensavo tra me e me..un paradiso propedeutico…Resto sempre sotto il faggio ma in piedi,muovendo qualche arto affinche mi assicurassi che le finzioni basilari motorie non fossero anch'esse bianche.Si muovevano le mie mani ,le mie braccia ,le mie gambe,ma non la mia bocca.Essa immobile   era solo un disegno colorato sul viso mio cereo.