sonno leggero

Risveglio repentino e agitato.Sogni e incubi che si sovrappongono creando colorati mosaici di novelle emozioni contraddittorie.Un pensiero appena nato ..prematuro..gioia e paura per Emma inquieta e sognatrice il cui sguardo adesso va oltre le ricche stoffe dei mercanti .L' acqua non piu' cheta scorre impetuosamente;e' un torrente in piena che straripa e inonda ,distrugge e crea sincronicamente.Che anche lei abbia perso il senno?Astolfo sulla luna l' attende con la sua barba bianca ..cercheranno insieme  ,ancora una volta, di ritrovare ,li' tra i crateri che rendono l' umore incostante,quella polverina o rotella che e' fuggita via lasciandoli sbigottiti  dinnanzi ai perche' irrisolti .

sonno leggeroultima modifica: 2005-07-14T11:08:32+02:00da emmabovary2003@v
Reposta per primo quest’articolo

3 pensieri su “sonno leggero

  1. Ciao Emma buona giornata, ho letto in un tuo commento a Magic_Moments che conosci Vincenzo Spampinato. E’ un grande poeta a mio avviso purttroppo come hai detto tu, non è stato capito, ma noi si.
    Se vai nei miei post più commentati troverai il post… IL WALZER DELLE DONNE, anche quello è un suo capolavoro. Un salutone da pulvigiu.

  2. Vincenzo Spampinato lo conosco perchè sono di Catania e anche se vivo da tanti anni a Verona conservo un grande ricordo da quando andavo ai suoi concerti in giro per i paesi della Sicilia. Un salutone da pulvigiu.

  3. Beh, cara mia, qui io non basto, ti regalo, allora, Italo Calvino: “Nulla mai nell’universo va perduto. Le cose perse in terra, dove vanno a finire? Sulla Luna. Nelle sue bianche valli si ritrovano la fama che non resiste al tempo, le preghiere in malafede, le lacrime e i sospiri degli amanti, il tempo sprecato dai giocatori. Ed è là che, in ampolle sigillate, si conserva il senno di chi ha perduto il senno, in tutto o in parte. … La Luna è un mondo grande come il nostro, mari compresi. Vi sono fiumi, laghi, pianure, città, castelli, come da noi; eppure altri da quelli nostri. Terra e Luna, così come si scambiano dimensioni e immagine, così invertono le loro funzioni: vista di quassù, è la Terra che può essere detta il mondo della Luna; se la ragione degli uomini è quassù che si conserva, vuol dire che sulla terra non è rimasta che pazzia” (Orlando Furioso raccontato da Italo Calvino, Einaudi, pagg. 219-220).

I commenti sono chiusi.