J’accuse

Non sono giudice,non sono Dio .Sono soltanto una donna che seduta su una roccia perpendicolare al torrente ,vede scorrere l' esistenza a passo veloce ,in direzione opposta,sensi proibiti ,nessuna regola rispettata.Nemmeno il rispetto per se stessi.Scorgo almeno qualche strano pesciolino che con il suo allegro guizzo mi porta verso altri luoghi immaginati e fortemente desiderati.La regina di Sabba ,che fortuna nel suo fantastico esistere nella mente di chi l' ha creata e dei lettori che ne hanno goduto la sua vita immedesimandosi e vivendola con la fantasia che man mano il tempo cancella lasciando buchi neri incolmabili.Palazzi di cristallo ,vasche d'orate da ornamenti lussuosi ,l'aria frizzante che si respira da lassu'..su quel tappeto volante e giu' un mondo piccino di esseri ancor piu' piccini che si affannano per un "che"  cosi' lontano dal fine ultimo della vita di ogni uomo.Non e' solo "qui" e non e' solo L'adesso il motore supremo.Un sostrato di piume e leggerezza come nutrimento per l' anima ,che chiusa soffre ,contrita del poco spazio che ad essa si riserva.E non dico altro ,l' oblio mi trascina con la sua ninna nanna ;le mie arrendevoli forze abbandonate quaggiu' per essere leggera sul mio tappeto magico che sorvolera' il mio paradiso segreto.All'ombra di un ciliegio mi svegliero' nel sogno e sapori e odori saranno irriconoscibili. 

J’accuseultima modifica: 2005-11-05T12:38:27+01:00da emmabovary2003@v
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Un pensiero su “J’accuse

  1. Rischio è mia vita! Allor: “Un sostrato di piume e leggerezza come nutrimento per l’ anima, che chiusa soffre, contrita del poco spazio che ad essa si riserva” … è, per me, che amo l’azzardo, … sensualità sublime! E … felice io son per Te e per chi Tu sogni in cascata di rosse cirase che ad alimentar andranno e odor e sapor … riconoscibili assai!
    O son ubriaco o avverto l’anima Tua schiudersi … nu pizzico!

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