Le foglie secche scricchiolano sotto i miei piedi nudi.
Devo attraversare tutte le stagioni per ritrovarti:dalla profumata primavera,al gelido inverno,senza sosta ,scaldata dal tuo amore imperituro e dalla volonta’ che solo tu riesci ad infondermi.
Gli anni non hanno lenito il dolore:e’ piu’ acuto adesso che l’eta’ adulta e’ giunta anche per me.
I vuoti che ho dentro sono crateri ,gli errori fatti sono ostacoli sui quali inciampo ancora.
Guardando il cielo immagino che la stella piu’ luminosa sia tu,che mi osservi ,a volte imbronciato ,per cio’ che adesso sono.
Amara vita,molti sbagli recidivi mi hai regalato,illudendomi di potercela fare con i sogni di plastica che dopo poco si sono accartocciati insieme alla mia mia anima illusa di poter volare in alto fino a toccare la stella piu’ luminosa del firmamento.
So che non serve passeggiare per viali fioriti e profumati,so che nulla puo’ essere utile…ma alleggerisco il peso del vuoto di un’infanzia rubata
Perdona almeno tu la mia condotta non sempre degna dell’eta’ biologica che mi costringe a terra..mentre invece vorrei …che i sogni ad ogni aperti non fossero ne’ di plastica ne’ di cristallo.
Tienimi la mano con la stretta dolcemente possente della tua.
Aspetto,aspetto.:.non so quanto resistero’ ancora.
Ciao Papa’
Ho perso anche io mio padre.Forse per questo non sono riuscita a leggere serenamente questo post…forse per questo mi sono commossa.Vorrei incontrarlo anche io, un minuto soltanto, per abbracciarlo…Ma in te non vedo solo tanta nostalgia..vedo molta sofferenza.E’ una mia impressione di questo mio stato d’animo ? Stai sù…la strada da fare è lunga, tuo padre non ti guarderà più imbronciato…Credici. Ros