la storia ritorna

Credo di trovarmi nella Berlino proibizionista di quegli anni terribili.Il senso di estraneazione comune a molti degli abitanti di allora si e' riversato secondo un oscuro processo sulla mia persona.E' come se la storia ,in senso traslato,stesse rivivendo attraverso le mie sensazioni ,cosi' forti da averne io stessa timore.Con cio' non dico di essere protagonista di essa ,giammai,,pittosto un mezzo attraverso il quale le forze cosmiche cariche del bene e del male che questo nostro vivere ha portato scarichino questo surplus di energia da qualche parte ,colpendo sovente animi inquieti e confusi,inermi .Sensazioni che rispecchiano la realta' che mi circonda.Date che ricorrono ed eventi sempre uguali sono lo sfondo di un'esistenza comune.La distrazione ,ottimo deterrente per la paranoia,impedisce alla mente di notare questi ritorni di un passato piu' o meno remoto.Manifestazioni di un ego che si e'  espanso oltre ogni limite e che dopo tale esperienza,fiacco,ritorna nel suo corpo a meditare e rimuovere parzialmente il vissuto.La vita e' ricca di un non senso al quale la mente non e' stato concesso di decodificarne il significato.Se cosi' non fosse saremmo forse tanti semi-dei o al massimo degli sciamani visionari.

la storia ritornaultima modifica: 2005-01-08T00:33:25+01:00da emmabovary2003@v
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Un pensiero su “la storia ritorna

  1. In queso universo kafkiano che delinei dove come Josef K. abbiamo la condanna di oggetto e non soggetto, tu hai strumenti sufficienti per non accettare la deriva di una razionalizzazio ne che appunto non porta da nessuna parte, perché il significato penetrabile sta al di qua della bariera dei grattacieli grigi, dove il B/N torna colore… ciao L. buona giornata

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