parziale autobiografia

E' cio'  che fino ad ora ho fatto:ho trainato la pesantezza dei miei questii irrisolti,la mia rabbia esplosiva ,le mie delusioni e gli stati d'animo piu' oscuri grazie all'ausilio preziosissimo dell'unica "macchina " in grado di tante fatiche :la parola.Insieme a lei la musica monotona e stonata dei tasti scuri della mia tastiera che spesso disperdono la loro sonorita' nei silenzi che la riflessione o le forze mancanti mi buttano addosso come un plaid dal quale e' difficile liberarsi e..il torpore e la noia vincono l' ennesima battaglia.Non e' solo il tremore del gelo a rattrappirmi le idee:E' l'insieme di oggetti arrugginiti dei quali mi circondo e di cui non riesco a liberarmi totalmente.E' fame d'amore impossibile ,d'inafferabili ricordi ,d'un tempo che mi ha ferita privandomi della consapevolezza del dolore stesso inflittomi.Oggi piango.Piango per tutto questo ed altro ancora.Piango per cio' che temo possa ancora arrivare ed io stessa non so piu' controllare.Soffro per il gusto inappagabile che uccide.Non per me. Deludo e continuero' a farlo perche' io voglio essere farfalla.Vivere brevemente e ad immediata  scadenza .Con l'intensita' d'aver provato l'estasi che la quotidianita' mi ha rubato defraudandomi dell'acme assoluto del vero irragionevole amore.E tu, Stella,incontrata lungo il piu' tortuoso  mio cammino hai amato nell' immediatezza l' anima mia pugnalata da me stessa.Hai asciugato le mie lacrime con l' attenzione e l' affetto del tuo"fare",del tuo inimitabile parlare riuscendo nell'impresa piu' ardua:quella d' amare.La gioia e la forza  e' piu'di quanto tu possa credere.Ma io sono qui e tu…