gioia

frazioni di secondo ,rezioni chimiche istantanee che non durano lo spazio di un respiro.E' una condanna ,una sorta di limbo nel quale si e' relegati per un tempo indefinito.La fanciullezza e' l' inizio di questa consapevolezza dalla quale pero' ancora si sfugge con l' arte dell' ingenua distrazione.Quando l' attenzione si sviluppa mostrandosi piu' acuta e gli universi della spensieratezza si infrangono ,si approda ,condotti da un ' invisibile guida, al limbo della gioia.E' li' che termina il tempo lungo del godere ,e' li' che nascono le prime consapevoli lacrime di un giocattolo che si sgretola.

gioiaultima modifica: 2005-05-20T12:03:36+02:00da emmabovary2003@v
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2 pensieri su “gioia

  1. bellissimo!! non ho parole per dirti: brava!! a presto cara Luisa, un abbraccio e buon fine settimana. Per l’indicazione che mi hai chiesto sul mio blog, basta cliccare sui commenti a fondo post, e poi far scorrere la pagina, è tutto scritto in fondo pagina, ciao, a presto

  2. Acuta riflessione, la tua! Me le presti, per un attimo, le tue parole? Posso giocar con esse? Ebbene: A)FALSITA’: sì, concordo con te, la società – che non riesce a tornar communitas o a ri-diventarvi – è un “limbo”, presso il quale la fanciullezza – come la definisci tu – comincia ad esser violentata e … diviene, così e poco alla volta, “consapevole” come l’adulto e come quell’adulto vuole, anche se essa tenta di resistere e di fuggir lontano (nello spazio), ma vicino (nel tempo) …, lì, nel ritorno all’origine; a quell’origine che boccheggia da un taglio della roccia, alta, scorrendo spumeggiante e veloce … fino a placarsi per un’ansa costruita dall’uomo e … sanza uscita e in essa si riposa, rendendo sé e il luogo … fetido! Avrebbe potuto continuare a scorrer felice, pure cascando a volte e rinvigorendo sé e gli … impatti…, pur casuali. Invece, dalla condizion costretta frena e s’arresta, ma con sofferenza e pena: inventa, per tal motivo, allor, finte gioie con distrazion che, esauritesi, la risveglian triste, nel suo “prima”, quando violenza ebbe in quel luogo, in quel tempo che son il limbo della “falsa gioia”! B) FINZIONE: il lungo godere continua ancora e sempre, quando la falsità non nasce; quando la falsità perisce sotto i colpi mortal, per essa, della strategica finzione che non consente limbi sospesi e inutili, né lagrime, né del giocattolo la resa, né del giocattolo la morte, né del giocattolo … sgretolarsi alcuno. Cosa dici? Vuoi che io giochi ancora con le tue parole? Non sol … con esse! Con te? Perché no! Allora: …

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