qui

E' il mio rifugio,il mio piccolo porticciolo tranquillo,qui,senza un volto chiaro,senza obblighi .Sono me stessa nelle mie contraddittorie sfaccettature .Diamante,si' ,diamante dai mille riflessi,mille colori.In ognuno albergano piu' sfumature:cercarle e metterle a fuoco puo' costare l' equilibrio.Mi lancio in caduta libera,non ho paracadute.Voglio sentire le vertigini dell' altezza,la paura del mondo piccolo piccolo farsi piu' grande…cadendo ,precipitando sempre piu' giu'.Sentire la violenza del vento tagliente sulle mie gote ,negli occhi che si stringono e lacrimano ,nelle narici alle quali manca l'aria per l'eccesso stesso di questa.Precipitare e volare come uccelli.Arenarsi ,dormire sognando di cadere ancora giu'. 

quiultima modifica: 2005-06-14T23:51:46+02:00da emmabovary2003@v
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4 pensieri su “qui

  1. Il tuo post lascia senza fiato, per il tuo disegnare che tratteggia con mano rapida la caduta, il precipitare e, poi, per il far sentire a noi, stupiti e attoniti lettori, identiche, le sensazioni che provi tu. Un disegno che è vita autentica; un disegno che fa veder chiaramente tutto ciò che descrivi come in un’opera cubista che, per la velocità, si dissolve, però, nel suo esser … più ancor che … reale, … dinamica, sì, e a tal punto che … nei sogni nostri – non tuoi! – continuerà ad esistere, finché tu stessa verrai a svegliarci, per rassicurarci, per dirci di non temere. E ci dirai che, nel volo, ali d’uccello t’hann fatto sentir carezzevole il vento, non tagliente; ci narrerai che gli occhi tuoi s’aprivano, poi, allontanando, per un tuo sorriso smagliante, felice, le lagrime tue; e … che le nari tue inalavano la purezza dell’aria, gioiosa d’entrar dentro di te, di percorrerti nelle vene tue e risanarti e, poi, di nuovo, fino al tuo rinvigorimento pieno e totale, completo. E, poi, ci canterai con voce lieve che delizioso è stato il tuo planare e che, toccando come piuma l’erba fresca, correvi con i nudi piedi tuoi, restituendo l’ali al volatile amico che salutavi col quel tuo sorriso mai visto d’alcuno che pur esso non potrà mai dimenticare, mai potrà quell’uccell scordare; e, poi ci dirai, pure, che veglierai su di noi, per evitarci sussulti e paure durante la notte. E, poi, all’albeggiar, … riveder te che ci baci …
    Confesso, non prova vergogna alcuna a scriverlo: ho pianto! Sei grande! Grazie per le parole che spargi su di noi, emmabovary!

  2. Hai perfettamente ragione, sempre! Sì, Diamante prezioso e sol da ammirare nei colori che cangian frettolosi, mischiandosi d’altre luci estranee che arrivan d’altri mondi, curiose d’attraversart i per generar sensazioni e turbamenti continui nel lettor incantato

  3. ciaoo carissima,ho letto la tua lettera su Virgiliopareri ,ti dò ragione e’ ora di cambiare….una cosa non capisco ,coem mai non riesci ad inserire le immagini?? quello lo fanno tutti…….. non farai per caso un procedimento sbagliato?? se vuoi ,se ti interessa scrivimi come fai a inserirle e vedo se fai nella giusta maniera…..dai ti aiuto bella,devi mettere le immagini,almeno quelle, non ti abbattere pian pianino il tuo blog si fà bellissimo ok?? Rosanna

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